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venerdì 29 ottobre 2010

GNOCCHI ALLA ZUCCA E GAMBERI Ricetta per Halloween

Ricetta e foto di Alessandra Cenci
Ingredienti per 2 persone:
500 grammi di gnocchi, 600 grammi di zucca, 6 gamberoni, 1 spicchio d’aglio, olio extra vergine di oliva, prezzemolo secco, peperoncino, ribes rosso, mandorle, paprika dolce, zafferano, sale

Mettere uno spicchio d’aglio a soffriggere delicatamente con un po’ di olio extra vergine d’oliva in un kwok, con prezzemolo secco, e peperoncino. Aggiungere poco dopo la zucca sbucciata e tagliata a cubetti sottili, e durante gli ultimi cinque minuti di cottura aggiungere i gamberoni freschi che sono stati lavati si sono tolte le antenne e farli cuocere a fuoco lento con il coperchio. Aggiungere a questo punto i singoli fruttini di ribes fresco rosso, con poche mandorle tritate. Controllarli nella cottura e girarli di tanto in tanto. A cottura quasi ultimata aggiungere un velo di paprika in polvere. A parte cuocere gli gnocchi. Quando gli gnocchi sono venuti a galla, scolarli e unirli insieme nel kwok per gli ultimi cinque minuti. A questo punto si può aggiungere lo zafferano che è termolabile. Sia che lo zafferano sia in polvere o che siano gli stimmi, conviene con due dita di acqua tiepida a parte farlo sciogliere in una pentolina e versarlo sugli gnocchi che si coloreranno di un bel giallo acceso. Se l’aggiunta di ribes può fare storcere il naso a qualcuno, consiglio comunque di provare, perché il sapore un pochino amarognolo del ribes contrasta bene con il dolce della zucca. Provare per credere. Servire a tavola. Buona cena di Halloween!

Proprietà della zucca gialla (Cucurbita maxima )
Le proprietà della zucca sono state già descritte da me nel post sul grano saraceno alla zucca e radicchio di questo mese.
Proprietà del gambero rosso (Aristeus antennatus  e Aristeomorpha foliacea)
Con il nome di gambero rosso vengono di solito identificate due specie, Aristeus antennatus, detto anche gambero imperiale, ed Aristeomorpha foliacea. Le due specie sono molto simili, per forma colore ed abitudini di vita. Tutti crostacei, tra i quali i gamberi presentano un buon contenuto di zinco, magnesio, iodio e ferro.Lo zinco è importante per il buon funzionamento del sistema immunitario, il magnesio interviene come cofattore in molte reazioni enzimatiche del nostro organismo, lo iodio è importante per il buon funzionamento della tiroide, ed il ferro è indispensabile per formare l’emoglobina matura, e in molte reazioni enzimatiche. Anche se i gamberi hanno un buon contenuto di colesterolo, che è pur sempre importante per la costituzione delle membrane cellulari e come precursore di ormoni steroidi, sono molto ricchi di acidi grassi omega 3. Sono poi molto ricchi di proteine e di vitamine A, B6 e B12, ed hanno anche un ottimo rapporto tra sodio e potassio, quindi contrastano la ritenzione idrica. C’è chi li usa per dimagrire come nell’ottima ricetta scritta nel blog gold.libero.it.
Da: http://www.mareinitaly.it/conosciamo_v.php?id=36
http://www.pescherialaperla.eu/_proprieta_nutrizionali_dei_prodotti_del_mare.html
http://gold.libero.it/dietaefitness/9096918.htm

lunedì 25 ottobre 2010

PENSIERI NATURALMENTE SANI

http://www.eft-italia.it/; http://www.roymartina.com/
Foto di Alessandra Cenci - Tramonto infuocato
Essere naturalmente sani non vuol dire solo alimentarsi in modo sano, svolgere attività fisica almeno tre volte a settimana, essere in armonia con la natura, avere dei solidi legami affettivi, ma vuol dire anche nutrirsi di pensieri costruttivi, pieni di amore ed empatia verso se stessi e ciò che ci circonda. Recenti ricerche sulle persone longeve, che arrivavano in tarda età in buona salute, condotte da medici illustri, hanno dimostrato che non era solo il tipo di alimentazione, né l’astenersi dagli alcolici, che li aveva condotti a quello stato, quanto un’attitudine a sviluppare un approccio positivo verso la vita. Per approccio positivo verso la vita, intendo la capacità di lasciare andare traumi, pensieri negativi e mantenere un atteggiamento rilassato verso le sfide della vita, vedendone anche il lato umoristico, come direbbe Osho “ridere la vita”. Quando noi ci lasciamo andare alle sfide della vita è il momento nel quale sperimentiamo maggiormente quello che siamo veramente e spesso ci si accorge di avere una forza e un’energia completamente inaspettata. Queste sono le esperienze di persone realmente guarite da gravi malattie o persone che hanno avuto un grave incidente che sono andate in coma e sono riuscite dal coma e guarite. Un esempio di questi casi è il medico di fama internazionale Roy Martina, che dopo essere guarito da un traumatico incidente, che aveva per sempre “apparentemente” segnato il suo sogno di diventare un chirurgo, lo ha portato invece a specializzarsi dopo la laurea in medicina tradizionale, in medicine alternative che lo hanno condotto a diventare medico e coaching di successo mondiale. E’ l’inventore delle tecniche di Equilibrio Emozionale o di NEI (integrazione neuro emozionale) e di Omega Healing, oltre ad avere scritto libri di successo. L’idea principale dei suoi metodi rivoluzionari è che troppo spesso a livello inconscio gli individui si possano autosabotare con comportamenti sbagliati o convinzioni limitanti che favoriscono l’insorgere della malattia e del deperimento psico-fisico. In tutte le medicine orientali, non esiste un passaggio brusco dalla salute alla malattia, ma un continuum. Per gli orientali infatti, la salute non implica assenza di malattia, tanto è vero che una persona inizia a “morire” quando lentamente comincia a spegnersi nel suo campo energetico. Le moderne scoperte della fisica quantistica sono completamente in linea con le antiche teorie taoiste, e della medicina ayurvedica. Siamo atomi e molecole che vibrano ad una certa frequenza e con apparecchi sofisticati che misurano i cambiamenti elettromagnetici delle cellule ad esempio tramite la risonanza magnetica nucleare si riconoscono cellule tumorali da cellule sane. Da tempo era noto che persone serene vivono più a lungo, ma dalla scoperta della Dott.ssa Candace Pert si sono gettate le basi biochimiche dell’esistenza di una nuova branca la psico-neuro-endocrino immunologia. Grazie alle sue ricerche , la fisiologa e biofisica Dott.ssa Pert scoprì che non solo nel cervello, ma perfino nelle cellule T della difesa immunitaria, erano presenti i recettori per le beta-endorfine, i nostri oppiacei endogeni, o molecole del “benessere”. Come scrive il Dott. Deepak Chopra nel suo libro “La mia via al benessere” : “spesso ci ammaliamo a causa della convinzione che questa sia la realtà della vita…la chiave della realtà del nostro universo risiede nel fatto che inconsciamente siamo noi a sceglierlo…”. La bella notizia che l’intelligenza emotiva, ossia l’empatia per sé stessi e per gli altri si può apprendere e perfezionare… rimuovendo alla radice molti mali. Leggendo i libri dello psicologo Dott. Daniel Goleman autore tra l’altro di “Intelligenza Emotiva” si scopre come questi obiettivi siano alla portata di chiunque. La foto, che ho messo in questo articolo, le nuvole infuocate dal sole al tramonto, vorrebbe rappresentare che come le nuvole ora ci sono domani no, perché vengono portate via dal vento, così anche i pensieri negativi, gli atteggiamenti mentali sbagliati possono essere spazzati via dal vento della consapevolezza interiore. Come dice il Dalai Lama “La felicità si può ottenere addestrando la mente… adottando una certa disciplina interiore possiamo mutare il nostro atteggiamento, la nostra intera visione del mondo e il nostro approccio alla vita!”.
Da:Roy Martina “La formula per la vita” Ed. Sperling & Kupfer
Roy Martina “ Equilibrio emozionale” ed. Tecniche nuove
Candace Pert “Molecole di emozioni” Ed. Corbaccio
Deepak Chopra “La mia via al benessere” Ed. Sperling
Daniel Goleman “Intelligenza emotiva”Ed. Rizzoli
Dalai Lama con Howard C. Cutler “L’arte della felicità” Ed. Oscar Mondadori

domenica 17 ottobre 2010

GRANO SARACENO ALLA ZUCCA E RADICCHIO TREVIGIANO

Ricetta e Foto di Alessandra Cenci


Ingredienti per 2 persone:
100 grammi di grano saraceno, 600 grammi di zucca, 200 grammi di radicchio, 1 porro o al suo posto una cipolla scalogno, olio extra vergine di oliva, prezzemolo secco, peperoncino, paprika dolce, sale

Niente paura, perché nonostante il nome, il grano saraceno non è una cereale, ma una polygonacea, ed è completamente privo di glutine, per cui è adatto alla alimentazione dei celiaci. Per essere utilizzati nell’alimentazione umana i chicchi devono essere decorticati.
Il grano saraceno non ha bisogno di ammollo preventivo, ma necessita comunque di un lavaggio e poi si può direttamente mettere a cuocere in una terrina di terracotta con il doppio dell’acqua in volume per circa una ventina di minuti. Nel frattempo, occorre tagliare a pezzettini il porro, solo la parte bianca in basso senza la radice o la cipolla e metterlo a soffriggere delicatamente a parte con un po’ di olio extra vergine d’oliva in un kwok, con prezzemolo secco, e peperoncino. Aggiungere poco dopo la zucca sbucciata e tagliata a cubetti e se possibile resa quasi una polpa con il frullatore, e dieci minuti dopo aggiungere il radicchio lavato e sminuzzato e farli cuocere a fuoco lento con il coperchio. Controllarli nella cottura e girarli di tanto in tanto. A cottura quasi ultimata aggiungere un velo di paprika in polvere. Terminare la cottura dei vegetali e del grano saraceno unendoli insieme nel kwok per gli ultimi cinque minuti. Servire a tavola.

Proprietà del grano saraceno (Fagopyrum esculentum)
Come accennato sopra il grano saraceno non è un cereale ma una polygonacea, per cui è privo di glutine e adatto ai celiaci ed agli intolleranti al glutine. La pianta è originaria dell’Asia ed è stata introdotta in Europa dai turchi nel medioevo. Il grano saraceno, anche dopo la macinazione, conserva un amido particolare a più lenta digestione, motivo per il quale è indicato anche nella dieta dei diabetici. E’ ricco di minerali, soprattutto ferro e magnesio e vitamine del gruppo B e vitamina E. E’ molto ricco di proteine e contiene una buona quantità di aminoacidi essenziali come la lisina, assente nei cereali, ed il triptofano. Il valore nutritivo delle sue proteine è paragonabile a quello della carne e della soia. La sua farina contiene la rutina che protegge i vasi sanguigni. Ha anche una azione antiemorragica. E’ utile nell’accrescimento, nelle astenie e durante l’allattamento.
Proprietà della zucca gialla (Cucurbita maxima )
La zucca gialla è particolarmente ricca di caroteni e vitamina A, vitamine del gruppo B e vitamina C e di minerali come fosforo, potassio e magnesio, calcio e fibre. L’elevata presenza dei carotenoidi la rendono un alimento efficace nella prevenzione delle patologie tumorali. Contiene una bassa percentuale di lipidi. E’ adatta per i diabetici e nelle diete dimagranti. Ha proprietà diuretiche, lassative e calmanti. I suoi semi hanno proprietà vermifughe e depurano i reni.

Proprietà del radicchio trevigiano (Cychorium Intybus)
Ha un elevato potere depurativo del sangue. E’ molto ricco di sali minerali, di antocianine, di vitamine del gruppo B, A e C. Facilita la digestione, la funzione epatica e stimola la secrezione biliare. Le sue fibre gli conferiscono proprietà lassative.

Da: http://www.nuovaterrasrl.it
http://www.montagnadilombardia.com/ricette/saraceno.html
http://www.my-personaltrainer.it/tabelle-nutrizionali/ZUCCA-GIALLA.htm
http://www.alimentipedia.it/Verdura/Verdura_radicchio_tardivo.html

domenica 10 ottobre 2010

ALLERGIE E INTOLLERANZE


Foto di Alessandra Cenci
Nei libri di biologia e medicina di almeno venti anni fa, l’ allergia era considerata come un esagerazione del nostro sistema immunitario contro qualcosa che teoricamente non aveva “nulla di pericoloso”, non trattandosi di agenti infettivi, e mediato dagli anticorpi IgE, che sono gli anticorpi specifici. Eppure già nel 1991, il Dott. Kaplan aveva descritto che il fenomeno dell’allergia era molto più complesso di quello legato alla presenza delle sole IgE , in quanto segnalava già in quegli anni un aumento di fenomeni allergici nella popolazione senza che si trovasse un uguale aumento di IgE. Questo potrebbe accadere anche perché nuovi pesticidi o coloranti e conservanti addizionati nei cibi potrebbero comportarsi da nuovi allergeni. Fortunatamente le allergie vere e proprie sono più rare nella popolazione, mentre molto spesso in questi casi è coinvolta un’intolleranza alimentare. A differenza delle allergie, le intolleranze non sono IgE mediate, anche se comunque danno luogo ad una reazione infiammatoria, ma con meccanismi differenti. Mentre nel caso delle allergie i sintomi sono abbastanza definiti, in genere essi si verificano sull’apparato respiratorio e cutaneo, e raramente sull’apparato gastroenterico, invece nel caso delle intolleranze, possono essere meno chiari. Ciò avviene perché le intolleranze sono frutto di uno stimolo immunologico di entità ridotta ma ripetuto nel tempo. Nelle allergie la reazione è immediata, e i sintomi possono anche essere da banali a molto gravi fino all’anafilassi. Viceversa, i sintomi nelle intolleranze vanno da un semplice mal di testa e gonfiori intestinali fino a dissenteria, sonnolenza, affaticamento… e raramente vengono coinvolti altri organi. Le intolleranze possono essere di vario tipo.
Alcune sono congenite perché riguardano l’incapacità di metabolizzare determinate sostanze presenti nell’organismo, altre possono essere transitorie. La più comune è l’intolleranza al lattosio che è uno zucchero contenuto nel latte, perché non vengono prodotte adeguate quantità dell’enzima lattasi. Questa intolleranza è generalmente ereditaria. Un altro esempio di questo tipo di intolleranza è il favismo, che è una malattia genetica ereditaria che dipende dalla carenza di un enzima il glucosio6-fosfato deidrogenasi, normalmente presente nei globuli rossi e fondamentale per la loro sopravvivenza e può dare dei sintomi molto gravi mangiando le fave. Un caso a parte è la celiachia, che consiste in una “intolleranza permanente” al glutine, una proteina presente nella maggior parte dei cereali: grano, segale, orzo, avena, farro e kamut. La celiachia si considera “un intolleranza permanente” in quanto mangiando cereali contenente glutine si verifica una reazione autoimmune contro la gliadina che è una proteina presente nel glutine che può portare fino all’atrofia dei villi intestinali con conseguenti gravi problemi di malassorbimento. L’unica cura consiste nell’astenersi completamente da tutte le sostanze contenenti glutine. Alimenti privi di glutine tra i cereali e i “simil cereali” sono il riso integrale, le patate, la tapioca, il mais,il grano saraceno, il miglio, la quinoa, e l’amaranto. Senza arrivare alla celiachia, molte persone pur non essendo celiache o allergiche al grano a volte presentano difficoltà digestive, come gonfiori e coliche quando consumano prodotti con farina di grano. Purtroppo se da una parte il lavoro dei genetisti negli ultimi 100 anni ha permesso di sfamare un maggior numero di persone grazie alla aumentata produzione di grano, aumentando anche la grandezza della spiga, e la diminuizione del fusto, dall’altro nel nobile tentativo di ottenere questi risultati, non bastando gli incroci tra le varietà diverse, i semi sono stati irradiati nel nucleo allo scopo di aumentare artificiosamente le mutazioni. Oltre a ciò si sono forzate le concimazioni con i nitrati per ottenere una maggiore crescita. Sfortunatamente le mutazioni genetiche indotte e le concimazioni ricche di nitrati hanno permesso di ottenere farine esageratamente ricche di glutine. Se consideriamo il kamut (Triticum turgidum) che è un cereale molto antico, i cui semi sono stati rinvenuti nelle tombe dei faraoni, affine al nostro grano (Triticum vulgare), che non è mai stato manipolato geneticamente, esso risulta molto più digeribile per la sua ridotta quantità di glutine. Comparato al grano comune, il Kamut è più ricco in proteine (da tra il 15% ed il 40%), minerali come magnesio e zinco, Vitamina B e Vitamina E ed acidi grassi ed insaturi. Concludendo sarebbe auspicabile per tutti i consumatori di grano di variare la dieta introducendo anche altri cereali come il kamut, il farro, la varietà del grano del Senatore Cappelli, che è stata selezionata nel secolo scorso ma non è stata irradiata. Sarebbe infine consigliabile che i cereali siano ottenuti da coltivazioni biologiche, e biodinamiche, quindi prive di concimazioni azotate di sintesi e di pesticidi. Ricordate che solo noi siamo i diretti responsabili della nostra salute e di quella dei nostri figli.

IMPORTANTE

Le informazioni e le idee contenute in questo articolo costituiscono semplicemente materiale divulgativo informativo sulle scelte diagnostiche e terapeutiche disponibili, e non vogliono in alcun modo sostuirsi né alla prescrizione medica né a consultazione medica, sempre raccomandabile in caso di patologia in atto.

Da:
A.Speciani “Le allergie cause, diagnosi, terapie” Ed. Tecniche Nuove
http://www.epicentro.iss.it/problemi/intolleranze/intolleranze.asp
http://sapermangiare.mobi/17/per_saperne_di_piu/allergie_e_intolleranze_alimentari.htm
http://www.inerboristeria.com/kamut-la-storia-del-kamut.html
http://www.valorealimentare.it/20/07/2010/rubriche/alimenti-e-salute/il-grano-aumento-delle-allergie-ed-intolleranze-alimentari/