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giovedì 5 aprile 2012

SUPERARE LO STRESS

Foto di Alessandra Cenci - Il tempio del cuore dal libro (Seychelles) La Vita che vuoi
Anche quando sembra che tutto intorno a Te vada storto,  dentro di te c’è un unico luogo dove ritrovare la pace ed è il cuore. Il cuore è il tuo nucleo. Spesso questo è ricoperto da uno strato di paura, con la falsa illusione di difenderci dalle insidie della vita. Come se non bastasse a questo bel bozzolo già ben formato, aggiungiamo un altro strato, quello dei ruoli che interpretiamo. Come scrivo nel mio libro La Vita Che Vuoi “…Se vi connettete al vostro cuore, ogni cosa che vivete diventa più profonda di quanto possiate immaginare, perché non avete tempo di riflettere con la mente per poi giudicare se è brutta o bella, si vive e basta, questo aumenterà di significato della vostra vita. Non importa quanto si vive, ma come si vive; ci sono persone che sono morte per adempiere la loro missione. I più grandi scienziati del mondo erano considerati folli perché nella loro mente c’era una rottura di schemi, che la gente comune, non accettava. Dobbiamo essere flessibili, mettere in discussione i vecchi schemi e sperimentare qualcosa di nuovo, finché non si ottengono i risultati che desideriamo. L’idea più importante, è che tu possa iniziare ora il viaggio della tua vita e non temere se non si raggiunge l’obiettivo, perché se sarete consapevoli che la vita è un viaggio, avete già raggiunto il vostro “vero obiettivo”. Cristoforo Colombo ha per mesi continuato a gridare ai suoi marinai che lì all’orizzonte c’era la Terra che aspettavano… Lo faceva perché dentro di sé, aveva già vissuto tutto ciò. Se tu sei al timone della tua nave, puoi pensare di non farcela, ma l’emozione che provi, non la potresti mai sentire se tu vivessi sottocoperta …”.
Ora dalla scienza sappiamo che il modo di pensare ha un’influenza diretta sul corpo. Il Dott. Bernie Siegel professore della Università di Yale nelle sue ricerche sugli individui affetti da disturbi della personalità multipla ha scoperto alcuni mutamenti effettivi nella biochimica e in alcuni parametri clinici come la pressione alta o il diabete che erano “coerenti” con la nuova personalità adottata dall’individuo. Bruce Lipton nel suo best seller “La biologia delle credenze” descrive come con l’epigenetica il DNA si modifica nel tempo attraverso vari stimoli tra i quali anche l’atteggiamento mentale; nel senso che il cervello si abitua a produrre certi neurotrasmettitori, che a loro volta condizionano anche l’espressione di certi geni. E’ vero che la biochimica del corpo influenza il modo di pensare, ma è vero anche che la mente influenza il corpo. Da recenti studi sulla psiconeuroendocrinoimmunologia (PNEI) ora sappiamo che non solo nel cervello, ma anche in altre parti del corpo come nel cuore e nell’intestino vengono emessi segnali da neurotrasmettitori. Come aveva inizialmente ipotizzato il neurologo americano Paul MacLean nella sua teoria dei tre cervelli, basandosi solo sulla origine filogenetica del sistema nervoso dei mammiferi, ora dalle recenti scoperte della biologia molecolare, sappiamo che i sistemi comunicano dal centro alla periferia e viceversa. Come parlava ad un convegno il Dott. Francesco Bottaccioli “… L’ormone rilasciante la corticotropina CRH che aumenta di produzione sotto stress è prodotto dall’ipotalamo, ma viene rilasciato anche dalle fibre nervose periferiche ed anche dalla cellule immunitarie…”
Nella nostra cultura occidentale, erede del dualismo mente-corpo le emozioni vengono bloccate e si usa prevalentemente l’emisfero cerebrale sinistro sede della razionalità, (a discapito dell’emisfero destro sede dell’intuitività e creatività) ti insegnano ad essere “egoista” a discapito dell’altro e nessuno ci insegna a collaborare. Il corpo calloso permette ai due emisferi di connettersi. Soltanto facendoli lavorare in modo armonico ed ordinato si ottiene la guarigione!

2 commenti:

  1. Ottimo consiglio grande Ale

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  2. Ciao Alessandra, è molto interessante tutto quello che hai scritto. Anch'io la penso come te, sono sempre più affascinata da queste cose, e ci credo, anche se spesso può risultare molto difficile connetterci con il nostro vero sè! Complimenti!!

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