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giovedì 17 marzo 2011

BIODIVERSITA’ IN AGRICOLTURA

Foto di Alessandra Cenci
Si definisce “Biodiversità” in generale , la varietà delle forme di vita vegetali e animali presenti negli ecosistemi del pianeta, ma in senso più specifico, la biodiversità può essere considerata la variabilità genetica all'interno di una specie. A tutti è noto, che negli ultimi decenni si è avuta una incrementata perdita di biodiversità, soprattutto con la diffusione dei pesticidi e delle monocolture dagli anni cinquanta in poi, ma a poche persone purtroppo sono note le conseguenze che genera questa perdita a livello mondiale. Pochi in realtà sono a conoscenza che la biodiversità, ha un ruolo decisivo nel mantenere la vita nel nostro pianeta attraverso la variabilità genetica di piante ed animali e di tutti i microrganismi che costituiscono i vari ambienti naturali. Apparentemente, almeno nei paesi industrializzati, osservando la “biodiversità” dei cibi presenti nei supermercati provenienti da varie parti del mondo non sembra che possano esistere dei problemi, eppure nei paesi industrializzati la maggior parte delle persone soffre di problemi di malnutrizione, dovuta ad un eccesso di cibo, con conseguente problema di obesità che sta aumentando progressivamente e aggiungo paurosamente, anche nei bambini. Oltre all’obesità sono in aumento i tumori, le malattie cardiovascolari e metaboliche. Come si spiega questa apparente discrepanza? E’ vero che la statura della popolazione è aumentata, ma è anche vero che oltre ad essere aumentata la durata della vita si abbassa sempre di più l’età critica per infarti ed ictus. Fortunatamente questi problemi si possono prevenire ed in parte anche curare insieme ad una terapia adeguata da parte di un medico anche con una sana alimentazione. Viviamo infatti nel mondo dei fast food, dei così detti cibi spazzatura, che non solo non nutrono l’organismo ma lo indeboliscono. Quante persone si sentono stanche dopo un lauto pasto, quanti abusano di farmaci per i dolori gastrici ed intestinali? Eppure vi garantisco è possibile star bene, e sentirsi energici e pieni di vitalità, soprattutto facendo un alto consumo di frutta e verdura fresca, consumando alimenti provenienti da agricoltura biologica e variando la dieta il più possibile, oltre ad un sano esercizio fisico. Tornando alla biodiversità essa è minacciata anche dalla distruzione degli habitat naturali, attraverso soprattutto l’inquinamento, l’ urbanizzazione, deforestazione. La biodiversità agricola dovrebbe essere garantita da una ricchezza di varietà di piante coltivate ed animali addomesticati, ma purtroppo l'agricoltura moderna ha incoraggiato sempre di più la maggior parte degli agricoltori a utilizzare specie uniformi di piante o animali ad alto rendimento; così, quando i produttori alimentari abbandonano la diversità, possono scomparire varietà e specie, con le proprie caratteristiche genetiche. La differenza dei caratteri distintivi delle varie piante ed animali garantisce un migliore adattamento all’ambiente, oltre a fornire una varietà di raccolti e di allevamenti sempre più produttivi e resistenti. Gli agricoltori dei paesi in via di sviluppo, hanno probabilmente bisogno di colture diversificate che crescano bene anche in climi avversi o di animali resistenti alle malattie, invece che di una singola varietà ad alto rendimento, o di colture geneticamente modificate. Molti scienziati sono preoccupati dalla perdita di biodiversità. Infatti considerando che la popolazione mondiale è in aumento, l’agricoltura per stare al pari passo delle necessità della popolazione dovrebbe essere la più varia possibile, per adattarsi a tutte le esigenze. La perdita di biodiversità non limita solamente le opportunità di crescita; mette a rischio le risorse alimentari. L’uniformità genetica non permette alle coltivazioni di piante o agli allevamenti degli animali domestici di adattarsi ai cambiamenti climatici ambientali, e minacce come il riscaldamento globale e nuovi insetti nocivi e malattie dovute alla distruzione di nuovi habitat potrebbero creare seri problemi. Ad esempio, è noto che nel 1840 l'uniformità genetica provocò nella patata irlandese la vulnerabilitá alla peronospora, una malattia altamente virulenta che distrusse i raccolti e causò la morte per inedia di oltre un milione di persone. Attualmente ad esempio sono ben pochi i cereali presenti nella nostra alimentazione, ed è quindi importante che venga recuperato l’uso di cereali caduti in disuso come il miglio, o simil cerali come la quinoa e l’amaranto che potrebbero essere di grande aiuto ai celiaci, ma anche agli allergici. Paradossalmente l’unica soluzione, e a lungo andare anche la più economica, potrebbe venire proprio dall’incremento di una agricoltura sostenibile per l’ambiente come quella biologica. A Tamil Nadu, India, la coltivazione intensiva di tè aveva degradato il terreno. Con l'introduzione di lombrichi e di materie organiche, la fertilità del suolo è stata ricostituita e i profitti si sono triplicati. Nel nostro piccolo potremmo incrementare il mercato dell’agricoltura biologica per il bene della nostra salute, dei nostri figli ed infine non da poco, per il bene del nostro pianeta.




Da: http://www.fao.org/docrep/006/y5418i/y5418i00.HTML
http://www.fao.org/kids/it/biodiversity.html

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